Linda Canato: Psicologa Milano
Greta Calligaris: Psicologa Milano
Francesca Agnolin: Psicologa Torino
Barbara Giaretta: Direttore RSA – Infermiera Mantova
Raffaele Esposito: Medico Parma
Valerio Vinci: Direzione Generale Gruppo Gheron Pavia
Il PROGETTO FRAGILITA’ COGNITIVE DI GRUPPO GHERON: EVOLUZIONE E ADATTAMENTO AL CONTESTO PANDEMICO
A cura di Gruppo di Gheron e Advenias
Premessa
Negli ultimi anni, a fronte di un progressivo invecchiamento della popolazione, i disturbi neurocognitivi e le condizioni di fragilità neurocognitiva sono diventati estremamente frequenti nella popolazione italiana. Nelle RSA di Gruppo Gheron le diagnosi correlate alle demenze rappresentano oltre il 45% della popolazione e dunque ben oltre la collocazione dei soggetti più complessi nei Nuclei Alzheimer. In base ai dati estrapolati da parte di Regione Lombardia (04/2020) dai principali flussi informativi (SDO, prestazioni ambulatoriali, esenzioni, ricette farmaci SSN, flussi sociosanitari, pronto soccorso) emerge che le persone affette da tali problematiche hanno principalmente bisogno di assistenza sociosanitaria, ed in misura decisamente minore di ricoveri ospedalieri, visite specialistiche e farmaci.
Approccio
Riconoscere ed intervenire nelle fasi iniziali delle fragilità cognitive è fondamentale per la qualità di vita di questi anziani e caratterizza l’approccio che Gruppo Gheron sta tentando di porre in essere nelle proprie UdO, sia che si tratti di RSA, CDI o Assistenza domiciliare. Nelle fasi più avanzate, oltre al verificarsi di una inevitabile sofferenza all’interno dei nuclei famigliari, si assiste ad un progressivo disgregarsi della personalità da chi è colpito da demenza. Questo è tanto più vero all’interno delle RSA in relazione alle dinamiche di confinamento imposte dalla pandemia da COVID-19, ove si è aggiunta la necessità di sopperire alla assenza di protagonisti essenziali nel patto di cura: familiari e caregivers, incrementando l’uso di metodiche di assistenza di tipo personalizzato ed innovativo.
Descrizione e obiettivi del progetto
Il progetto si propone di armonizzare le tre componenti chiave dell’assistenza al soggetto fragile e con deterioramento cognitivo: gli spazi fisici, il personale, i programmi che interagiscono in una relazione necessariamente dinamica. Le strutture sono in grado di offrire spazi che garantiscono protezione e sicurezza, promuovono la mobilità, facilitano l’orientamento e assicurano ritmi di vita e stimoli riabilitativi adeguati. Il personale opera in equipe multi disciplinari con specifiche competenze che assicurano la messa in essere di piani assistenziali individualizzati sul singolo soggetto. I programmi insistono sulle terapie non farmacologiche, in grado di migliorare la qualità di vita dando sollievo a stati di confusione e ansia del malato e, specie nei quadri di demenza, rallentare il decorso delle malattie e quindi il declino cognitivo e funzionale. Il dossier sociosanitario integrato informatizzato “ePersonam” di Adveniasfacilita la gestione dell’assessment (corredato da valutazioni supplementari originali), della progettazione clinico-assistenziale, della pianificazione delle attività e della valutazione degli esiti.
Metodologia e attività tipiche del progetto
Nelle RSA di Gruppo Gheron si utilizza l’assessment “ACE Addenbrook Revised” volto a identificare il livello di compromissione dei cinque domini cognitivi descritti nel DSM V e a indirizzare gli interventi, proponendo agli Ospiti le attività a loro più adatte. Per coloro che presentano compromissioni iniziali o comunque non severe, dal 2019 si utilizza la piattaforma “Brainer” (Politecnico di Torino) che è stata ulteriormente 2 implementata anche dalle indicazioni del Progetto di Gruppo Gheron. Oltre 70 tipologie di esercizi e 3 livelli di complessità consentono di personalizzare la stimolazione cognitiva che è stata possibile, mediante tablet, anche in piena fase pandemica, rappresentando altresì attività occupazionale coinvolgente. Per gli Anziani con decadimento cognitivo moderato-grave, sempre con valutazioni quantitative e qualitative, viene utilizzato “Il baule dei ricordi”, una declinazione di terapia della reminiscenza che sfrutta la memoria retrograda autobiografica. Per gli Anziani con decadimento cognitivo grave viene proposta la “Doll Therapy” effettuata con bambole Joik capaci di sostenere prassi motorie, modulare stati d’ansia, ridurre condizioni apatiche e rispondere a bisogni emotivo-affettivi.
Attività speciali del Progetto
Le attività tipiche sono state, soprattutto nel corso dell’ultimo anno, affiancate da attività più particolari attivate e attivabili anche in contesti temporalmente circoscritti o puntuali:
➢ Stanza Snoezelen
Ogni RSA è dotata di stanza multisensoriale con oscuramento, fasci di led, lampade a bolle, poltrone, videoproiezione, musica relax, sabbia e altre strumentazioni sensoriali;
➢ Carrello multisensoriale
Il Carrello ripropone alcune caratterizzazioni della stanza Snoezelen in contesti itineranti;
➢ Vasca multisensoriale
Diversi Nuclei Alzheimer delle RSA Gheron dispongono di vasca con idromassaggio, cromoterapica, musicoterapica e cromoterapica che coniuga l’igiene con il relax e le coccole.
➢ Fermata del bus … dipinta
Alle RSA di Senago (MI) è stata allestita una fermata del bus con le pareti interamente dipinte e arredate per stimolare l’incontro “sotto la pensilina” e rispondere al bisogno di prefigurazione del viaggio;
➢ Aperitivo in Terrazzo … Alzheimer
Diverse RSA Gheron hanno terrazzi Alzheimer con loop, parziale copertura e verde, talvolta con pavimentazione erbosa per aperitivi all’aperto, talvolta a piedi nudi;
➢ Esperienze con animali
Esperienze “professionali” di Pet Therapy ma anche solamente incontri con diversi animali caratterizzano alcune giornate nelle RSA Gheron. Nel Nucleo Alzheimer di Villa Carpaneda di Rodigo (MN) è stata anche sperimentata l’adozione di un cagnolino.
➢ Rieducazione al ritmo musicale
Alle RSA di Villa Carpaneda (Rodigo – MN) un importante focus sarà dedicato al progetto di rieducazione al ritmo dell’Ospite Alzheimer presso il Centro Socio Sanitario “Villa Carpaneda” di Rodigo (MN): vere e proprie lezioni di musica con strumenti percussivi tradizionali e di recupero sono associate a uno studio che sta valutando i possibili effetti benefici sintomatici della musicoterapia sul piano alimentare, cognitivo e comportamentale, grazie ai dati misurati e raccolti nel Dossier sociosanitario informatizzato “ePersonam” di Advenias.
Risultati attesi
Comprendere come una organizzazione armonica di gestione e di approccio assistenziale all’Ospite con fragilità e deterioramento cognitivo possa essere funzionale a promuovere il benessere della persona, dando al termine benessere il significato del miglior livello funzionale possibile in assenza di condizioni distress, atto a ridurre: problemi comportamentali, stress di chi assiste e l’impiego di mezzi di contenzione fisica e/o farmacologica. L’idea è di riuscire a misurare in modo complessivo come tali approcci comportino miglioramenti sul fronte della depressione, dell’ansia, dell’agitazione, dei sintomi comportamentali e del consumo dei farmaci antipsicotici ed ansiolitici.
Data | Sala | Ora |
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24 Novembre 2021 | NAPOLEON 2 | 14.30 – 17.00 |